Non ce l’ha fatta il 72enne residente a Napoli e in vacanza in Calabria a Cariati, ricoverato il 23 agosto scorso all’Annunziata di Cosenza al reparto di Malattie Infettive per l’aggravarsi delle sue condizioni dopo essere risultato positivo al Covid. L’uomo prima di essere ricoverato è stato sottoposto a Tac e presentava un quadro clinico complesso preesistente al contagio, in particolare il paziente era affetto da: cardiopatia ischemica con ipertensione, fibrosi e bolle ai polmoni, mercoledì scorso era stato trasferito nel reparto di Rianimazione per l’acutizzarsi della malattia e questa mattina alle 6 la tragica notizia del decesso. E’ la 35esima vittima del Coronavirus in provincia di Cosenza, la prima di questa seconda fase di recrudescenza del contagio in Calabria dopo che tre mesi fa si era registrato l’ultimo decesso, il 29 maggio scorso quando morì una donna di 82 anni nell’ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Intanto proseguono i test sulle persone venute in contatto con positivi in tutta la Regione, in provincia di Cosenza ad Amantea sono stati eseguiti una cinquantina di tamponi che verranno processati nelle prossime ore e che hanno interessato i due Cas ubicati nella città del tirreno cosentino a poca distanza l’uno dall’altro ma che fra loro non hanno avuto alcun contatto. Per quanto riguarda la situazione dei centri di accoglienza del territorio visto che in due focolai sono partiti proprio da queste strutture, sono state disposte una serie di ispezioni presso le strutture di accoglienza temporanee per migranti per valutare se sono rispettati tutti i requisiti e le condizioni autorizzative. Mentre per i due Cas interessati dai contagi, quello di Rende ed Amantea, il dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza ha previsto l’applicazione del cosiddetto metodo “Villa Torano” anche se da indiscrezioni trapela che il caso sia più complesso, e che consiste in una divisione sempre all’interno delle strutture individuando una zona rossa ed una grigia tra positivi asintomatici e ospiti in quarantena obbligatoria ma negativi. Successivamente alla negativizzazione dei positivi i contagiati verranno spostati in un altro posto o in un’altra zona anche al di fuori della provincia. Ma la curva dei contagi continua a preoccupare e ad Oppido Mamertina in provincia di Reggio, risultano altri tre nuovi casi in particolare nella frazione Messignadi dichiarata zona rossa dalla presidente Santelli. Sono due donne ed un bimbo riconducibili al primo nucleo familiare contagiato. I tre purtroppo non erano stati posti in quarantena e adesso si tema che possano aver contagiato altre persone con cui sono venute in contatto. Sono 20 in totale i casi e decine le persone poste in quarantena obbligatoria, ed in queste ore anche qui vengono effettuati tamponi e l’allerta è massima.
Coronavirus: muore 72enne campano ricoverato a Cosenza
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