Dal 2020 ad oggi il virus è mutato. Quello che circola oggi è probabilmente meno letale rispetto al ceppo originario, grazie anche alla copertura vaccinale, anche se di Covid si continua a morire. In Calabria, come riporta il bollettino della Regione, oggi altri 11 decessi .Non c’è solo Omicron: nei laboratori calabresi sono state sequenziate altre due varianti, molto più contagiose. La curva dei nuovi positivi punta in alto come emerge dal monitoraggio della fondazione Gimbe . Nella settimana dal 9 al 15 marzo si registra un incremento percentuale dei nuovi casi in tutte le regioni, ad eccezione della Valle d’Aosta. Per quanto riguarda la Calabria , la variazione percentuale dei nuovi casi è del 39,4%, con 2.873 positivi ogni 100 mila abitanti. Dal monitoraggio Agenas, invece, si evince che, rispetto allo scorso anno, migliora la situazione dei posti letto occupati in terapia intensiva, oggi all’8 % a fronte del 19% dello stesso periodo del 2021. Per quanto riguarda invece la percentuale dei ricoveri in area medica continua ad essere elevata: Il 30%, come lo scorso anno. In stallo la campagna vaccinale. Tornando ai dati della fondazione Gimbe, in Calabria ha completato il ciclo vaccinale l’80,4% della popolazione. Dai dati dunque si evince che la circolazione virale è ancora molto elevata e la curva dei contagi ha ripreso a salire. C’è poi il problema dell’attendibilità di alcuni tamponi rapidi. Emblematico, ad esempio, quanto accaduto alla questura di Cosenza, dove il personale si è sottoposto a tampone rapido. Tutti sono risultati positivi. Questa mattina sono stati ripetuti i test e il risultato del molecolare è stato per tutti negativo
Covid: Calabria da monitorare
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