Tutto come previsto… Le varianti hanno preso il sopravvento, il Sars Cov 2 in circolazione in questa fase in Calabria è caratterizzato da mutazioni avvenute sul genoma individuato ad inizio pandemia. Il sequenziamento effettuato sui campioni prelevati sul territorio ha evidenziato la predominanza della variante inglese, ma non mancano segnali di presenza di altri ceppi del virus. Si spiega anche così, probabilmente, con la maggiore capacità diffusiva delle varianti in circolazione, l’aumento esponenziale dei contagi soprattutto nella provincia di Cosenza. Tra le difficoltà che si incontrano quotidianamente molte sono una costante dell’emergenza covid calabrese. A distanza di un anno dalla prima ondata si riscontrano ancora problemi con lo screening. Un guasto tecnico della strumentazione in uso nel laboratorio di Rossano e la carenza di reagenti stanno rallentando l’analisi dei tamponi. Con l’aiuto di laboratori extraprovinciali, vedi Catanzaro, e del laboratorio mobile dell’ospedale da campo di Vaglio Lise, in genere si riescono ad analizzare 800/1000 tamponi. Ieri, complice la Pasquetta, solo 350. Le percentuali dei positivi, tra il 15 e il 20%, sono elevatissime, perché logicamente si indaga tra i soggetti sintomatici e la cerchia dei loro contatti.
Negli ultimi 14 giorni il numero dei positivi sui 100mila abitanti è stato 322, un dato nettamente superiore al range dei 250 su 100mila che fa scattare la zona rossa. Tra le aree più calde ancora lo jonio con Corigliano Rossano: 436 casi nelle ultime due settimane, in calo negli ultimi sette giorni. Non a caso il Sindaco Flavio Stasi ha deciso di prolungare la chiusura delle scuole dell’infanzia, elementari e della prima classe delle medie per un’altra settimana, una misura consentita, nonostante le disposizioni governative e il divieto di intervento delle regioni, se si riscontra sui territorio una situazione critica.