Furbetti del reddito di cittadinanza, smascherati a Catanzaro

Anna Franchino

La telecamere del circuito di videosorveglianza dell’Istituto di Credito riprende uno dei 26 furbetti del reddito di cittadinanza, finiti nel mirino dei carabinieri, mentre effettua una operazione di prelievo allo sportello bancomat e poi va via sulla sua auto sportiva, in mano lo smartphone di ultima generazione… l’uomo risulta tra le persone denunciate in stato di libertà dai carabinieri della Compagnia di Catanzaro nell’ambito di un’indagine per false dichiarazioni mirate ad ottenere il reddito di cittadinanza. Tra loro tre cittadini stranieri. I militari delle  Stazioni di Squillace, Pentone, Marcellinara e Gimigliano hanno accertato che i furbetti avevano chiesto ed ottenuto, tramite l’Inps, il sussidio pur senza averne i requisiti o, pur non avendoli più, non comunicando le variazioni avvenute. Il danno per l’erario è pari ad oltre 196 mila euro. In particolare sono state controllate e verificate le posizioni di diversi percettori del reddito, vagliando la veridicità delle dichiarazioni rese in sede di richiesta del beneficio. Gli accertamenti hanno consentito di scoprire quanti avevano dichiarato informazioni non corrispondenti al vero nel tentativo di indurre in errore l’Istituto erogatore ottenendo così un ingiusto profitto. Le accuse contestate vanno dalla falsa attestazione sulla residenza, all’omessa o falsa indicazione di ricevere, nello stesso periodo, altri redditi che, superata una certa soglia, non avrebbero consentito l’ottenimento della provvidenza.  C’era anche chi aveva contestualmente percepito un reddito da lavoro dipendente o, in diversi casi, da chi ha omesso di comunicare precedenti penali.

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