A 10 giorni dal voto, in Calabria lo scontro è tutto interno al movimento 5 stelle. Da un lato il senatore Morra, presidenete della commissione parlamentare antimafia che disconosce il candidato alla presidenza scelto dai pentastellati, il professor Francesco Aiello, la cui colpa, per il senatore, è quella di non aver dichiarato da subito la sua parentela con un boss assassinato nel 2014. Ma la presa di posizione di Morra non piace agli attivisti calabresi dei 5 stelle che chiedono la sua espulsione . Dure le parole utilizzate dall’Eurodeputata Laura Ferrara: “chi prende le distanze da Franceso Aiello, dice, le prende dal movimento e il 26 gennaio non voterà 5 stelle. Il senatore Nicola Morra, che ricopre una carica istituzionale che implica ponderatezza, competenza e obiettività – aggiunge Laura Ferrara– non dovrebbe usare il proprio ruolo e la visibilità che quella carica gli attribuisce per portare avanti lotte intestine e distruggere il Movimento 5 stelle in Calabria. Non ci sono indagini a carico del professore Aiello, nè precedenti penali”. Per l’eurodeputata dei 5 stelle se si vuole porre la questione sul piano dell’opportunità, non si possono fare valutazioni, in politica come nella vita, applicando la proprietà transitiva.”Continuando con una stigmatizzazione becera, conclude si offende non soltanto il M5s ma tutto il territorio calabrese, al quale, così ragionando, non si concede nessuna possibilità di riscatto”.
La Ferrara critica Morra
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