Seconda tranche dell’inchiesta “Canadian ‘Ndrangheta Connection” che ha consentito di delineare gli assetti e l’operatività delle ‘ndrine Muià e Fiigliomeni collegate alla potente cosca Commisso di Siderno. Dopo quello del 18 luglio scorso che portò al fermo di 12 persone, oggi Il nuovo blitz della polizia reggina nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Dda diretta da Giovanni Bombardieri. In manette sono finite altre 16 persone. Per la prima volta gli inquirenti hanno potuto documentare, anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, l’articolata struttura della ndrangheta in ambito sovranazionale. Le strategie della cosca venivano decise in Canada. L’articolazione operante nel grande stato nordamericano, riferibile alla locale di Siderno, infatti, è attualmente governata da un organismo abilitato a riunirsi in territorio estero e ad assumere decisioni anche con riferimento alle dinamiche criminali attualmente esistenti sul territorio calabrese. In tutto sono 28 le persone arrestate, 23 sono finite in carcere mentre altre 5 ai domiciliari. Nella vasta operazione impegnati oltre 150 agenti. Nel mirino quelli che vengono considerati sia gli elementi di vertice che gli affiliati e presunti prestanome delle ‘ndrine Muià e Figliomeni, oltre che del clan Commisso di Siderno. Le accuse contestate, a vario titolo, vanno dall’associazione mafiosa transnazionale ed armata, al porto e detenzione illegale di armi, dal trasferimento fraudolento di valori all’esercizio abusivo del credito, all’usura, il favoreggiamento personale, il tutto commesso con l’aggravante del ricorso al metodo mafioso, ovvero per agevolare la ‘ndrangheta.
Le strategie delle cosche decise in Canada, 28 arresti
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