Tutti i componenti del vertice della cosca Bellocco di Rosarno sono stati arrestati nel corso dell’operazione Magma condotta dalla Guardia di finanza con il coordinamento della Dda di Reggio Calabria. Una cosca, quella dei Bellocco, appartenente al “mandamento tirrenico” e operante, oltre che nella piana di Gioia Tauro, in Emilia Romagna, in Lazio e in Lombardia. I Bellocco, grazie alla propria forza intimidatrice, per l’accusa, hanno attuato un capillare controllo di ogni aspetto della vita, specie pubblica ed economica, con l’intento di assoggettare economicamente il territorio, progetto realizzato anche attraverso accordi con altre cosche quali quella dei Pesce di Rosarno, dei Gallace ad Anzio e dei Morabito di Africo. Gli arresti sono giunti a conclusione di un’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Gaetano Calogero Paci e dal pm Francesco Ponzetta, e condotta dal Gico-Goa del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Reggio Calabria, che ha preso le mosse da una precedente operazione, condotta sempre dal Goa denominata “Rio De Janeiro”, che portò al sequestro di 385 chilogrammi di cocaina gettato in mare in contenitori impermeabili da marittimi “infedeli” di una nave portacontainer giunta al porto di Gioia Tauro il 19 ottobre 2016. Partendo da quella operazione, i finanzieri sono riusciti a identificare tutti i componenti dell’organizzazione, le cui attività principali erano quelle dell’approvvigionamento di ingenti quantitativi di droga da far giungere nei porti nazionali, come Gioia Tauro, e internazionali, come Rotterdam (Olanda) e Le Havre (Francia), interfacciandosi, in questi siti, con organizzazioni autonome dotate di batterie di operatori portuali infedeli. Le fonti di approvvigionamento dello stupefacente erano, in particolare, in Argentina e Costarica. Uomini dei Bellocco si sono serviti di alcuni emissari che hanno effettuato diversi viaggi in Sudamerica per visionare la droga e contrattare gli aspetti logistici dell’importazione. Durante le indagini, i finanzieri hanno anche sventato una rapina che alcuni componenti la cosca stavano organizzando in un ufficio postale del Lazio per finanziare l’acquisto di cocaina. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 400 Kg. di cocaina, 30 Kg. di hashish, 15 Kg. di marijuana, un fucile d’assalto automatico, 3 pistole semiautomatiche, un silenziatore e munizionamento di vario calibro. La cosca Bellocco di Rosarno disarticolata stamani dall’operazione Magma della Guardia di finanza, poteva contare, in Argentina, su alcuni “colletti bianchi” italo-argentini ritenuti intranei all’organizzazione e disposti ad agevolare la pianificazione dei traffici illeciti e dell’importazione di ingenti quantitativi di cocaina. Una presenza emersa grazie alla collaborazione tra la Guardia di finanza di Reggio Calabria e la Gendarmeria argentina, tramite rogatoria internazionale promossa dalla Dda reggina. In tale contesto, è emerso che uno di questi, sfruttando le proprie conoscenze, è riuscito ad ottenere informazioni riservate riguardanti l’attività d’indagine avviata dal Tribunale Penale-Economico di Buenos Aires, informando tempestivamente i sodali calabresi e fornendo loro anche copia di alcuni atti di indagine.
‘Ndrangheta: arrestato tutto il vertice Bellocco
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