La Guardia di finanza sta eseguendo un provvedimento di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro nei confronti di 35 soggetti ritenuti presunti appartenenti alle cosche di ‘ndrangheta di Crotone. Le accuse nei confronti dei fermati sono, a vario titolo, associazione di stampo mafioso, traffico di droga, estorsione, usura, porto illegale di armi e intestazione fittizia di beni. Secondo gli investigatori, coordinati dal procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, è stata smantellata una “potentissima locale di ‘ndrangheta”. Per eseguire i provvedimenti sono stati impiegati oltre 250 militari delle Fiamme gialle di Crotone, degli altri reparti della Calabria e dello Scico. I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in programma alle 11 al Comando provinciale della Gdf di Catanzaro, con la partecipazione del procuratore Gratteri, del procuratore aggiunto Luberto e degli investigatori. “Alcune famiglie di ‘ndrangheta controllavano il respiro di un intero territorio della provincia di Crotone, l’indagine ha svelato i loro interessi”. Lo ha detto il capo della Procura di Catanzaro Nicola Gratteri. “Avevano controllo assoluto sul territorio – ha aggiunto Gratteri – e chiedevano la tangente a tutti gli operatori turistici di quell’area, sottoponendoli anche ad usura; rilevavano tutte le attività commerciali al punto che oggi abbiamo sequestrato diversi distributori di benzina, alberghi, ristoranti e bar; vendevano cocaina in cinque regioni d’Italia e all’estero”. Il Procuratore di Catanzaro ha evidenziato, riporta il comunicato, “che l’indagine ha preso il via grazie al coraggio di alcuni imprenditori che si sono ribellati alla ‘ndrangheta”.
‘Ndrangheta: blitz Gdf contro clan Crotone, 35 fermi
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