Chiedono certezze sul proprio futuro occupazionale e il riconoscimento del proprio percorso di formazione i lavoratori in mobilità in deroga. Questa mattina sit-in a Catanzaro, davanti la sede della Cittadella regionale. Da anni garantiscono il funzionamento delle pubbliche amministrazioni. “Adesso – sottolineano – è arrivato il momento di avere una vita sociale e lavorativa dignitosa”. “I nostri attestati non valgono nulla- aggiungono. Abbiamo lavorato per cinquecento euro al mese e senza alcun diritto, convinti che ci sarebbe stato riconosciut quello che abbiamo fatto, ma non è stato così. A noi lavoratori in mobilità non è stato riconosciuto nemmeno lo stato di precariato”. Respingono la proposta avanzata dalla Regione di utilizzare questa formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro dei privati. “Abbiamo svolto – sottolineano – tutta la formazione negli enti pubblici. Non avrebbe senso reinvestirlo nel privato dove non c’è modo di assorbire ben settemila persone”
Presidio dei precari alla Regione
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