“Sto per firmare l’ordinanza che prevede la tutela totale dei nostri ragazzi”. Con queste parole il presidente facente funzioni della Calabria Nino Spirlì ha annunciato di voler posticipare la riapertura delle scuole. “Ci tengo alla cultura ma per me adesso la priorità è la vita dei ragazzi, dei loro genitori e, soprattutto, dei nonni. I ragazzi hanno capacità incredibile di reazione non sono degli inetti. In questa fase ogni tipo di assembramento è pericoloso”.
Non si è sbilanciato su date e modalità ma ha chiarito nuovamente la sua posizione contro la volontà di riapertura dettata dal Governo: “Se il Cts ci dice che non possiamo andare a votare mi dite come io possa autorizzare e non impicciarmi della riapertura della scuola? Parliamo di un popolo studentesco che si sposta in tante microrealtà, non è solo la scuola. Vanno considerati tutti gli spostamenti scuola lavoro.
I ragazzi hanno 8/9 luoghi di contagio, li vogliamo o no tutelare? Noi non li vogliamo privare della scuola, stiamo consigliando anche la didattica a casa. I ragazzi fanno tutto on line, dagli acquisti alla socializzazione. Questo negazionismo è diventato aberrante. Noi stiamo mettendo a disposizione dei nostri giovani il progresso per andare avanti in modo sicuro”, ha concluso il presidente Spirlì.