Specializzandi “ostaggio” dell’Università

Anna Franchino

Rimuovere gli ostacoli posti dall’Università alle prospettive di lavoro in ospedale degli specializzandi, è quanto chiedono l’Anaao Assomed Nazionale e Anaao Assomed della Regione Calabria. Attraverso una nota fanno sapere, visto che solo ieri dal Report di Cittadinanzattiva dal titolo “Bisogni di salute nelle aree interne, tra desertificazione sanitaria e PNRR” è emerso come la nostra Regione debba far fronte ad una carenza atavica di personale sanitario, che molti giovani medici si sono mostrati interessati a fornire un contributo al dramma del personale medico. L’Anaao denuncia come l’Università continua a tenerli in ostaggio rifiutandosi di comprendere il vero senso della formazione e del lavoro del medico. Poi lancia un appello al Rettore della UMG di Catanzaro: “permettere agli specializzandi vincitori di concorso di poter entrare in ospedale, visto che è un diritto del medico in formazione oltre che un dovere etico del formatore, ricordando al rettore che l’Università non è proprietaria indiscussa dei medici in formazione, patrimonio invece del sistema sanitario italiano pubblico”. Insomma forse è un sistema che andrebbe ripensato, sostengono dal sindacato di medici e dirigenti sanitari italiani che hanno inviato formale denuncia ai Ministri dell’Università e della Salute e all’Osservatorio nazionale chiedendo un immediato intervento altrimenti scrivono: “perseverando con atteggiamenti baronali e ottusi sarà difficile salvare il nostro sistema di cure pubblico”.

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