Il Consiglio dei ministri proroga il Decreto Calabria e concede altri sei mesi . A pochi giorni dalla scadenza prevista per l’8 maggio, arriva il via libera al provvedimento che mantiene alcune disposizioni speciali per la sanità calabrese. Palazzo Chigi, dunque accoglie le richieste del presidente Roberto Occhiuto che lo ricordiamo è anche – commissario ad acta della sanità in Calabria. Nel merito la misura varata ieri dal Cdm consente ai commissari di aziende sanitarie ed ospedaliere della Calabria di continuare a lavorare precisando però che “decadono , ove non confermati entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge. Quindi vuol dire che probabilmente non tutti i manager alla guida della sanità in Calabria saranno riconfermati. L’atteso decreto di proroga fa tirare il fiato ad un a sanità che fatica a rispettare i tempi: pensiamo ai ritardi accumulati da Azienda Zero, che pur è partita, e di non poche aziende sanitarie che faticano a chiudere i bilanci consutivi.
Si è in ritardo , e si ha coscienza di ciò, ci sono dei nervi scoperti che restano tali quali l’assunzione di medici , infermieri e oss e di conseguenza sull’agognata normalizzazione dei servizi. Infine si avrà più tempo per la ricognizione del debito ( anche questo un punto sensibile) fase che dovrebbe essere completata entro il 30 giugno. Per il momento sospiro di sollievo e tempo in più per curare la sanità malata della nostra terra
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