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Avrebbero potuto produrre complessivamente circa 16 mila tonnellate di “fiori secchi” (marijuana) le 11 mila piante di canapa indiana, alte tra i due e i tre metri, sequestrate a Venosa (Potenza) dai Carabinieri in un blitz effettuato nei giorni scorsi in sette serre (dell’estensione di circa 3.200 metri quadrati) allestite in una zona rurale “assolutamente non visibile da alcun punto delle attigue arterie stradali”. Stamani, a Potenza, i dettagli dell’operazione denominata “Indica” – che ha portato a cinque arresti (tre uomini calabresi e due cittadini marocchini, con regolare permesso di soggiorno) – sono stati illustrati in una conferenza stampa dal Comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Nicola Albanese. I due cittadini marocchini e uno dei tre calabresi sono stati arrestati in flagranza di reato mentre erano all’interno delle serre, gli altri due sono stati fermati a Ripacandida (Potenza) a bordo di un autobus di linea. Durante l’incontro con i giornalisti è stato inoltre reso noto che all’interno delle serre sono state scoperte e sequestrate 59 buste in plastica termosaldate, contenenti 50 chilogrammi di marijuana e altri 68 chilogrammi della stessa sostanza stupefacente in fase di essiccamento: 118 chilogrammi in totale, per un valore di circa 700 mila euro. Ulteriori indagini sono in corso da parte dei militari dell’Arma per accertare i mercati verso cui era diretta la droga, se ci siano dei collegamenti con organizzazioni criminali e il ruolo dei proprietari dei terreni su cui sono state realizzate le serre.
Avrebbero potuto produrre complessivamente circa 16 mila tonnellate di “fiori secchi” (marijuana) le 11 mila piante di canapa indiana, alte tra i due e i tre metri, sequestrate a Venosa (Potenza) dai Carabinieri in un blitz effettuato nei giorni scorsi in sette serre (dell’estensione di circa 3.200 metri quadrati) allestite in una zona rurale “assolutamente non visibile da alcun punto delle attigue arterie stradali”. Stamani, a Potenza, i dettagli dell’operazione denominata “Indica” – che ha portato a cinque arresti (tre uomini calabresi e due cittadini marocchini, con regolare permesso di soggiorno) – sono stati illustrati in una conferenza stampa dal Comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Nicola Albanese. I due cittadini marocchini e uno dei tre calabresi sono stati arrestati in flagranza di reato mentre erano all’interno delle serre, gli altri due sono stati fermati a Ripacandida (Potenza) a bordo di un autobus di linea. Durante l’incontro con i giornalisti è stato inoltre reso noto che all’interno delle serre sono state scoperte e sequestrate 59 buste in plastica termosaldate, contenenti 50 chilogrammi di marijuana e altri 68 chilogrammi della stessa sostanza stupefacente in fase di essiccamento: 118 chilogrammi in totale, per un valore di circa 700 mila euro. Ulteriori indagini sono in corso da parte dei militari dell’Arma per accertare i mercati verso cui era diretta la droga, se ci siano dei collegamenti con organizzazioni criminali e il ruolo dei proprietari dei terreni su cui sono state realizzate le serre.