C’è un medico indagato per la morte della 36enne di Spezzano Albanese, positiva al Covid, deceduta all’Annunziata di Cosenza. Si tratta di una dottoressa del pronto soccorso dell’ospedale di Castrovillari che ha prestato le prime cure alla donna e alla figlioletta di 3 anni. Nella notte tra il 18 e il 19 aprile, la donna era giunta autonomamente al pronto soccorso dell’ospedale della città del Pollino insieme alla sua bambina. Entrambe erano risultate positive al Covid. La situazione, però, è precipitata nel giro di poche ore, tanto che mamma e figlia sono state trasferite a Cosenza per essere ricoverate nel reparto di rianimazione. Per la 36enne, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Quando è arrivata nel nosocomio bruzio presentava un quadro clinico molto grave. Fatale per la donna sarebbe stato un edema cerebrale. La bimba si trova tuttora ricoverata a Cosenza in coma farmacologico. Ma cosa è accaduto quella drammatica notte? I familiari chiedono che venga fatta piena luce sulla vicenda. La procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo iscrivendo nel registro degli indagati, come dicevamo, un medico del pronto soccorso della città del Pollino. Si tratta di un atto dovuto. Dall’esame autoptico eseguito ieri pomeriggio a Catanzaro sono emerse importanti lesioni vascolari a livello cerebrale dovuti alla presenza dell’edema. Si attende, adesso, l’esito degli esami tossicologici sui campioni di sangue e tessuti trasmessi nei giorni scorsi al Centro Veleni di Pavia. Si attende, inoltre, l’esito delle analisi per la tipizzazione del ceppo di Coronavirus da cui la donna era stata infettata.
Anche l’Azienda ospedaliera bruzia ha avviato un’indagine conoscitiva interna. Al momento rimangono un mistero le cause della morte della giovane mamma.
36enne morta: Procura di Castrovillari apre un fascicolo, indagato un medico
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