Gli uomini della protezione civile si aggirano per il centro di Albi, una presenza rassicurante nel comune “ballerino” della presila catanzarese. E’ dal 17 gennaio scorso che i cittadini vivono la preoccupazione per uno sciame sismico iniziato con una forte scossa avvertita in diverse province e proseguito al ritmo di decine di movimenti tellurici che tengono in allarme la popolazione. Gli ultimi episodi hanno provocato il panico. La scossa più forte alle 20,24, con una magnitudo 3.1 e una profondità di 6 chilometri. Diverse famiglie si sono riversate in strada e hanno trascorso la notte nelle auto. Le rassicurazioni in questi casi non bastano, nessuno sa con certezza quale possa essere l’evoluzione del fenomeno e lo sciame sismico ha messo a dura prova la tenuta psicologica degli abitanti.
Nel centro presilano e in altri limitrofi sono state chiuse le scuole a scopo precauzionale, vanno eseguiti accertamenti sugli stabili sollecitati dalle continue scosse.
La situazione è costantemente monitorata dalla Protezione civile della Calabria che è in contatto con i sindaci dei territori coinvolti con i quali sta organizzando incontri con la popolazione per fare il punto della sul fenomeno in corso, sui piani di protezione civile comunali e sui comportamenti da adottare.
Albi trema, scuole chiuse e controlli sugli edifici
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