Bancarotta fraudolenta, eseguite sei misure cautelari

Anna Franchino

Un imprenditore residente in provincia di Milano è stato arrestato e posto ai domiciliari e altre dieci persone sono state 10 indagate nell’ambito dell’operazione in codice “Billboard” condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e della Sezione di Polizia giudiziaria in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip su richiesta della Procura del capoluogo calabrese. All’imprenditore e ad altre cinque persone è stato imposto il divieto di esercitare attività d’impresa per un anno. Circa 1.200 spazi pubblicitari (cartellonistica stradale) dislocati in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna e del valore di oltre 800.000 euro sono stati sequestrati. Le indagini, coordinate dalla Procura di Catanzaro, hanno consentito di ipotizzare la sussistenza di gravi fatti di bancarotta fraudolenta per distrazione a seguito del fallimento nel 2018 di una società, dapprima con sede in Milano e, dal 2015, posta in liquidazione e trasferita presso lo studio di un professionista in provincia di Catanzaro. Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati si sarebbero resi responsabili di un preciso “disegno criminoso” finalizzato alla spoliazione del patrimonio della fallita attraverso apparenti “cessioni” di beni durante la fase liquidatoria e pre-liquidatoria (solo in parte seguite da adeguato corrispettivo), a favore di tre soggetti giuridici, strettamente collegati fra di loro, operanti nel settore commerciale della pubblicità e riconducibili ai medesimi assetti proprietari. I fatti di bancarotta ipotizzati hanno cagionato ingentissimi danni ai creditori della fallita società, la quale, all’atto della liquidazione, presentava debiti ingentissimi, pari a circa 8,5 milioni di euro, prevalentemente verso l’Erario.

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