La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’ex consigliere regionale Antonio Rappoccio, eletto nel 2010 con la lista civica di centrodestra “Insieme per la Calabria”. Rappoccio era stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria nel 2021 per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.
La vicenda era partita a seguito di una denuncia presentata dal secondo degli eletti della lista nel collegio provinciale di Reggio Calabria, l’avv. Aurelio Chizzoniti, che era riuscito a portare in giudizio il concorrente politico, surrogandolo nella carica istituzionale nel 2012 per effetto della condanna di primo grado a quattro anni e sei mesi di carcere.
Nell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica, allora diretta da Giuseppe Pignatone, la Guardia di Finanza fece emergere una serie di illegalità di cui Antonio Rappoccio si sarebbe servito, come la creazione di presunte cooperative giovanili, per promettere lavoro, progetti che si sarebbero realizzati a condizione che Rappoccio fosse stato eletto. Secondo le indagini della Procura della Repubblica, oltre 800 persone avrebbero pagato 20 euro a testa solo per poter partecipare alla selezione di accesso a corsi fantasma.