Il segretario regionale dei Popolari per l’Italia Calabria, Delly Fabiano, interviene nel dibattito sulla sanità calabrese e sullo scontro in atto tra il Governo nazionale e quello regionale. Una prova di forza che penalizza i cittadini. “Ma che sta accadendo nella sanità calabrese? Si potrebbe dire: tutto nella norma, solita confusione e giochi di potere. Bene, anzi, male. Nel senso che– sottolinea Delly Fabiano – non è cambiato nulla e non cambierà nulla fino a quando si continuerà a compiere scelte lontane dalle esigenze dei cittadini. Anche l’ultima “ trovata”, perché di questo si tratta, ideata dalla ministra Grillo, non solo non convince, quanto è destinata ad aggiungere altri elementi di incertezza e dubbi. Chi guida il sistema sanitario calabrese? Presto detto: il commissario. Ebbene, è da un decennio che ci raccontano di conti non in ordine, di tagli e di divieti (assunzioni) incomprensibili. E’ da un decennio che Governo e Regione litigano su chi deve compiere le scelte strategiche, quasi fosse, la sanità, uno dei tanti settori dal quale attingere consensi per piazzare la bandierina del comando. Lo stesso Oliverio, un attimo prima di assumere l’incarico di presidente- continua il Segretario regionale dei Popolari Italia Calabria – aveva promesso una sanità migliore. Già, aveva promesso ciò che, alla luce dei fatti, non è stato in grado di garantire. Come non ricordare la lunga stagione conflittuale avviata dal governatore della Calabria con il governo amico dei Renzi e dei Gentiloni? Un braccio di ferro continuo culminato con la minaccia di Oliverio “mi incateno in piazza Montecitorio”. Ebbene, è andata a finire come tutti sappiamo e cioè: a tarallucci e vino. Il presidente, non solo non si è mai incatenato, non ha, cioè, mai messo in campo azioni forti per testimoniare il disagio dei cittadini calabresi, quanto ha fatto in modo che la situazione precipitasse. Il fallimento è palpabile, e mentre Oliverio tenta, in maniera disperata e poco credibile, di scaricare ogni genere di responsabilità nell’istituto del commissariamento- conclude Delly Fabiano – i cittadini calabresi continuano ad affrontare i viaggi della speranza. E’ una tristezza infinita!”.