Gli hanno perfino bloccato un conto corrente in cui riceve alcuni emolumenti, ma lui vive in Brasile da anni e dal 2012 non mette piede in Italia. E’ la vicenda che denuncia il prof. Santo Mancuso, omonimo di un agente di polizia coinvolto nell’operazione “Basso profilo” della DDA di Catanzaro. Adesso il prof. Mancuso, nato a Cosenza e presidente dell'”Instituto Internacional de Estudos Estrategicos”, e anche lui con un passato in polizia, ha invitato le redazioni di giornali e siti Internet a scrivere almeno la data di nascita vicino al suo nome, per fugare i dubbi che sono nati su un suo presunto coinvolgimento nell’operazione.
“Io da anni non vengo in Italia – dice Mancuso – e mi sento colpito per quanto accaduto, perché molti colleghi e amici che mi conoscono hanno pensato che fossi io quel Santo Mancuso di cui hanno letto in Italia. Vorrei solo, in attesa della giustizia, che farà il suo corso, che si specificasse che si tratta di un caso di omonimia, che mi ha anche portato ad avere problemi bancari”.
Santo Mancuso è oggi uno stimato professionista e letterato, alcune delle sue poesie sono state pubblicate su antologie di letteratura contemporanea. “Questa vicenda, purtroppo, – dice – mi ha tolto il sonno, Speriamo che presto si possa chiarire”.