«La Giunta e il Consiglio Regionale della Calabria recedano dalla intenzione di raddoppiare il Termovalorizzatore e dalla realizzazione del rigassificatore a Gioia Tauro. Sia dato mandato, alla struttura amministrativa della Città Metropolitana, di verificare se ricorrano gli estremi per impugnare la Legge regionale n°49/2022 e di adottare ogni azione utile a chiedere alla Regione la promulgazione di una legge organica sull’attribuzione, alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, delle funzioni e relative risorse in materia di Programmazione e Gestione del Trasporto Pubblico Locale, Programmazione e Gestione del Ciclo integrato dei Rifiuti, Agricoltura e Turismo». L’aula “Leonida Repaci” di Palazzo Alvaro boccia le linee guida per l’adozione del Piano dei rifiuti approvato dal Consiglio regionale, rivendica la titolarità delle funzioni in materia ed invita il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, a porre in essere, in tal senso, «ogni azione utile, anche mediante iniziative pubbliche di dibattito e protesta civile e pacifica». Sono due le mozioni, presentate nell’odierna seduta di Consiglio Metropolitano dai consiglieri Salvatore Fuda e Giuseppe Giordano, che arrivano in coincidenza con la Giornata Mondiale della Terra e dividono, di fatto, l’opposizione. Il tutto in un contesto in cui, è stato più volte ribadito, «i programmi della Regione lasciano basiti non solo nel merito, ma anche per la totale assenza di condivisione con i territori interessati da scelte anacronistiche e scellerate».
La recente approvazione delle linee guida per l’adozione del Piano regionale dei rifiuti nelle quali, appunto, si prospetta il “raddoppio” del termovalorizzatore di Gioia Tauro e le dichiarazioni del Presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, in relazione alla realizzazione di un rigassificatore nell’area ex Corap di San Ferdinando, «hanno allarmato amministratori della Piana di Gioia Tauro e della Città Metropolitana in generale».
Il “no” del Consiglio Metropolitano all’Ato unico regionale
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