7.120 nuovi ingressi nel mercato del lavoro per il mese di gennaio 2022, 20.080 nel periodo gennaio marzo, sono le previsioni riguardanti la Calabria contenute in uno studio excelsior di unioncamere e anpal. Prospettive che apparentemente potrebbero sembrare positive, soprattutto nel confronto con lo stesso mese e lo stesso trimestre del 2022. Rispetto all’anno precedente infatti la differenza positiva è rispettivamente di 1.390 e 3.940 unità, ma il dato calabrese è lontano dalle performance delle altre regioni, a livello nazionale sono previste per questo mese complessivamente 504mila assunzioni (1,3 mln nel trimestre): è evidente che i numeri calabresi risultano molto “leggeri” nel panorama nazionale.
La fine dell’emergenza pandemica ha favorito l’andamento verso l’alto dei vari indicatori, c’è movimento all’interno del mercato del lavoro, ma spesso si tratta di contratti a tempo determinato o di somministrazione; tipologie che lasciano non risolvono la precarietà del posto di lavoro. A trainare l’occupazione secondo i dati sarà la provincia di Cosenza, seguita da quella di Catanzaro, poi Vibo Valentia, Crotone e Reggio Calabria.
L’indagine prende in esame anche un altro aspetto, la difficoltà di reperimento delle risorse cioè la differenza tra domanda e offerta di lavoro che in Calabria si attesta al 42,5% soprattutto a causa della mancanza di candidati per i determinati profili e la preparazione inadeguata.