Libera, XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime di mafia

Red

Il 20 e 21 marzo Libera celebra la XXVII Giornata della Memoria dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, da qualche anno riconosciuta ufficialmente dallo Stato attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017.

Il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle persone. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire, al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti.

Sarà Napoli la piazza principale della Giornata della Memoria e dell’Impegno con l’intervento di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, ma in ogni territorio, piazza o istituto sono numerose le iniziative di condivisione.

IL 21 MARZO A COSENZA
Il Presidio Libera Cosenza Area Urbana intitolato a Sergio Cosmai, in condivisione con l’amministrazione comunale di Cosenza, che ha sostenuto l’iniziativa attraverso il supporto della Presidente della Commissione Istruzione e Legalità Chiara Penna, dell’Assessore al ramo Veronica Buffone e del Delegato all’Istruzione Aldo Trecroci, ha inteso organizzare un mattinata di confronto e riflessione aperta a tutti ma indirizzata principalmente agli studenti degli istituti superiori della città.

Nello splendido scenario del chiostro di San Domenico a partire dalle 9.30, dopo i saluti istituzionali da parte del Sindaco Franz Caruso, il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati dialogherà con Pierluigi Ferrami, figlio di Lucio, ucciso dalla ‘ndrangheta per aver denunciato i suoi estortori, e con Alessio Cassano, fra i fondatori dell’associazione Antiracket di Cosenza.

A seguire la messa in scena dello spettacolo di teatro civile prodotto dalla compagnia Teatro Rossimona “Al posto sbagliato – Storie di bambini vittime innocenti delle mafie” tratto dal libro omonimo di Bruno Palermo, interpretato e diretto da Francesco Pupa.

In chiusura, la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie. Un lungo elenco. Un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate.

IL TEMA DI QUESTA EDIZIONE
Terra mia. Coltura I Cultura. È uno slogan che vuole unire due dimensioni di impegno, oggi fondamentali, dalle quali ripartire. Terra mia: per prendersi cura della nostra comunità locale e reinterpretare il nostro essere cittadini globale a partire dall’attenzione al contesto nel quale viviamo, alla nostra quotidianità.

Coltura I Cultura. La coltura nella terra, la cultura nelle coscienze. Due parole che si differenziano solo per una vocale, che ci restituiscono la necessità di un lavoro che prosegue in parallelo e tiene insieme l’impegno per il nutrimento della Terra con l’impegno per il nutrimento delle coscienze.

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