Vittime di mafia, in 10 mila in corteo a Catanzaro

Anna Franchino


“Catanzaro svegliati perché la ‘ndrangheta è presente anche qui nonostante non uccida. È presente nello spaccio, nel pizzo, nell’usura. E pervasiva”. È il grido di don Ennio Stamile, referente di Libera Calabria, in piazza Prefettura del capoluogo di regione colorata con le bandiere dell’associazione che, in occasione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie”, si è riempita di calabresi provenienti da ogni provincia. In migliaia hanno seguito il corteo con striscioni e cori. Studenti, rappresentanti istituzionali, cittadini e familiari delle vittime sono saliti sul palco per leggere gli oltre mille nomi in elenco. “Siamo a Catanzaro – ha detto don Ennio – perché sono i familiari delle vittime ad aver chiesto che la manifestazione si svolgesse qui, nel capoluogo di regione. Bisogna scuotere questa città dal torpore. Svegliarsi senza mai abbandonare le famiglie perché il loro grido di giustizia deve essere rappresentato da tutti”. Nel corso dell’iniziativa, svoltasi in diverse città, c’è stato anche un collegamento con la piazza di Padova – sede della manifestazione nazionale – per ascoltare in diretta le parole di Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera. “Dobbiamo comprendere – ha aggiunto don Ennio Stamile – che senza il nostro impegno quotidiano neanche queste manifestazioni servono. Scuotiamo questa città dal torpore. Facciamo sì che i nostri percorsi quotidiani diventino percorsi per democratizzare lo sviluppo. Serve più lavoro, una malasanità debellata in Calabria. Non ci deve essere più caporalato. Mai più vittime e non solo quelle innocenti della ‘ndrangheta, ma parlo anche di quelle che subiscono il caporalato, i nostri immigrati lasciati soli, quelli che devono andare via da questa regione per motivi di salute. Da questa piazza parta questo impegno”.

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