Si è tenuto davanti al Gip del Tribunale di Castrovillari, Simone Falerno, l’interrogatorio di garanzia delle tre persone: un educatore e due operatrici sociosanitarie di una onlus con sede nell’area urbana di Rossano specializzata nell’assistenza di persone diversamente abili, ai domiciliari da martedì scorso con l’accusa di maltrattamenti ai giovani disabili loro affidati. L’interrogatorio di una di loro difesa dall’avvocato Livio Calabro è stato però differito a lunedì prossimo, avendo la difesa chiesto la predisposizione dei file relativi alle intercettazioni ambientali e alla documentazione fotografica. Hanno risposto, dichiarandosi estranei ai fatti, invece gli altri due. I legali hanno anche depositato una memoria difensiva, evidenziando che l’uomo “oltre a essere incensurato, è persona priva di qualsivoglia carico penale pendente: in vita sua si è sempre comportato in modo corretto”. I legali hanno sostenuto anche “l’assenza di prove di reità, e comunque che l’ipotesi contestata, maltrattamenti di cui all’articolo 572 del codice penale, appare eccesiva rispetto all’entità obiettiva e subiettiva dei fatti”. I legali hanno quindi chiesto la revoca della misura o la sostituzione con una meno afflittiva, “non potendosi intravedere nella vicenda né un motivo di recidivanza, né un pericolo di inquinamento delle prove”. Hanno, inoltre, evidenziato come i rapporti tra uno degli indgati e l’Onlus “è cessato dal 30 aprile, e ciò esclude qualsivoglia possibilità di recidivanza. Il Gip si è riservato di provvedere e così ugualmente il Pm Veronica Rizzaro si è riservata di esaminare l’istanza per formulare il proprio parere. La riserva, probabilmente, sarà sciolta lunedì prossimo.