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Altri due dipendenti sono indagati per sostituzione di persona, in quanto, come avrebbero dimostrato le intercettazioni telefoniche, avrebbero fatto credere ad un’ anziana intenzionata a lasciare la casa di riposo, di parlare al telefono con il figlio, che la rassicurava sulla “buona qualità” dell’assistenza e degli operatori che la curavano, mentre, in realtà si trattava di un dipendente. Tra gli indagati risulta una geometra reggina che, unitamente alle titolari, è stata denunciata in stato di libertà per il reato di falsità ideologica, poiché avrebbe attestato falsamente la presenza, nello stabile in cui c’era la casa di riposo abusiva, di 4 distinte case-famiglia che rispettavano i requisiti minimi strutturali.