‘Ndrangheta: il tesoro della cosca Iamonte era all’estero

Redazione

Il “tesoro” della cosca Iamonte di Melito Porto Salvo era nascosto all’estero. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza, che ha intercettato ingenti somme di denaro riconducibili al clan e che erano state investite e riciclate in Romania, Bulgaria e Svizzera. I finanzieri, coordinati dal comando provinciale di Bologna e appartenenti anche a reparti di Milano, Trento e Reggio Calabria, hanno eseguito arresti e sequestri di beni per 4 milioni di euro, colpendo la cosca, che ha un vero e proprio “locale” di ‘ndrangheta a Desio, nel milanese.

L’operazione di oggi, denominata “Black Fog”, ovvero “nebbia nera”, affonda le sue radici in indagini partite nel 2019 e segue all’operazione “Nebbia Calabra”, nel corso della quale erano stati trovati molti documenti relativi a cospicui investimenti all’estero, realizzati grazie al supporto di numerosi “colletti bianchi” legati al mondo della finanza e dell’imprenditoria del Nord- Est del Paese.

In particolare, era stato scoperto che la cosca era riuscita anche a controllare due centrali idroelettriche in Romania, in grado di generare redditi per 2 milioni di euro all’anno. Vennero alla luce anche grandi disponibilità di denaro occultato in banche svizzere e di San Marino, oltre a molti immobili di pregio in Bulgaria.

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