‘Ndrangheta, pg Milano: “interessata a grosso business rifiuti”

Anna Franchino


Il “coinvolgimento di soggetti legati alla ‘ndrangheta” nelle recenti inchieste milanesi sui traffici illeciti di rifiuti “prova l’estremo interesse che l’organizzazione criminale nutre per un’attività illecita che garantisce lauti guadagni, l’ampliamento della rete relazionale attraverso contatti con un’imprenditoria ingorda e spregiudicata, e un trattamento sanzionatorio ‘mite'”. Lo evidenzia il procuratore generale di Milano Roberto Alfonso nel suo intervento per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario. Alfonso ricorda nella relazione i tanti “incendi dolosi” negli impianti “di trattamento dei rifiuti” a Milano e in Lombardia negli ultimi anni, tra cui quello a Corteolona nel gennaio 2018 e quello di via Chiasserini a Milano nell’ottobre dello stesso anno, con “effetti avvertiti in tutta l’area metropolitana”. Le indagini scaturite da questi roghi hanno già portato, sottolinea Alfonso, a condanne per traffici illeciti di rifiuti.

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