Resta in carcere Tiziana Mirabelli lo hanno deciso i giudici del tribunale delle Libertà che hanno rigettato la richiesta del legale della donna che avrebbe confessato l’omicidio di Rocco Gioffrè avvenuto il 14 febbraio a Cosenza. Le indagini delle forze dell’ordine proseguono per dare riscontro ai racconti della donna che nelle ore successive al suo fermo ha sempre dichiarato dell’attaccamento morboso dell’uomo nei suoi confronti, della gelosia tanto da portarlo a installare delle microspie nell’appartamento della Mirabelli. Le perquisizioni dei carabinieri sono volte ad individuare queste microspie e capire se sia stato effettivamente questo il movente che ha portato la donna a scagliarsi con violenza e aggressività contro l’uomo tanto da infliggergli oltre 30 coltellate. Intanto nelle prossime ore saranno depositate anche le motivazioni che hanno confermato la misura cautelare nei confronti della Mirabelli, in attesa di conoscere nuovi importanti sviluppi sulla vicende che ha fatto accendere i riflettori dei media nazionali nella città dei Bruzi.