Pedopornografia, Polposta: in Calabria aumentano segnalazioni

Anna Franchino

Sono state 146 le segnalazioni pervenute nel 2021 alla Polizia postale e delle comunicazioni in Calabria per episodi di pedopornografia e adescamento in cui sono coinvolti bambini e i casi trattati dal Compartimento di Reggio Calabria sono 50. Secondo la Questura si riconferma un trend preoccupante per cui la pedofilia diventa un pericolo imminente anche per i bambini più piccoli. I numeri dimostrano, infatti, come social network, videogiochi e messaggistica possano costituire una grande opportunità di crescita ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione. A proposito la dirigente del Compartimento della Polizia postale e delle telecomunicazioni in Calabria,Tiziana Pagnozzi spiega che “nella giornata nazionale per la lotta alla pedofilia, si ribadisce l’impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso. Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica, – aggiunge – ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online e ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro”. Per quanto riguarda i 50 casi trattati a Reggio Calabria, si tratta di episodi nei quali famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini di violenza, con la condivisione in circuiti apparente anonimi, sulle darknet, di confessioni di fatti di abuso. È cresciuto anche il numero di soggetti indagati per reati di pedopornografia e adescamento. Soggetti che sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.

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