Platì: i cunicoli dei latitanti possono diventare attrattori turistici

Redazione

Sono 14 i progetti del CIS, il Contratto Istituzionale di Sviluppo, intitolato “Svelare bellezza” e che premia l’area della Locride. I progetti che saranno finanziati, dopo il lavoro di selezione compiuto dall’Agenzia per la Coesione territoriale e dalla Regione Calabria, vanno dall’area archeologica di Locri Epizephiri all’anfiteatro di Siderno Superiore; dalla casa di Corrado Alvaro ai mulini di Gioiosa Jonica.

Ma c’è anche la Platì dei cunicoli sotterranei, usati in passato dai ricercati. E oggi, questi veri monumenti della criminalità, potrebbero diventare un’attrazione turistica di non poco conto. Il finanziamento che li interessa è di più di due milioni di euro. E c’è dell’ironia in questo progetto: quello che finora era la vergogna del paesino aspromontano, quella rete di cunicoli e bunker che costituiscono una vera città sotterranea e che hanno dato rifugio, negli anni, a latitanti e criminali, passando per la stagione dei rapimenti, da memoria di vergogna possono diventare originale caratteristica di una storia che si vuole superare.

E possono diventare anche volano di economia “legale”, capace di attrarre turisti e curiosi. Da qui potrebbe passare anche quello sviluppo che la gente onesta di Platì, che vive di lavoro e di commercio, aspetta da tempo.

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