La “regina” della droga, dal carcere, sovrintendeva e impartiva gli ordini ad una ramificata organizzazione dedita ad una capillare attività di spaccio nel quartiere Ciampa di Cavallo, un fortino della criminalità rom lametina, ritenuto fino ad oggi inespugnabile. Gli inquirenti sono riusciti a documentare numerose cessioni di sostanze stupefacenti a tossicodipendenti ammessi dalle sentinelle ad accedere nel fortino. Un linguaggio criptico per indicare la droga, cocaina ed eroina. Venivano utilizzati anche minori per l’attività di spaccio, due di essi di età inferiore ai 14 anni. Bambini utilizzati dall’organizzazione retta dalla “regina della droga”, una 50nne che si avvaleva di un suo congiunto minorenne per trasmettere dal carcere gli ordini ad interi nuclei familiari di etnia rom preposti alla vendita delle dosi di cocaina ed eroina. Ma il fortino questa mattina all’alba è stato circondato ed espugnato da oltre 100 militari della Guardia di finanza che hanno arrestato 19 pusher, tre dei quali minorenni. Otto delle persone coinvolte nell’operazione denominata “Scacco alla regina” percepivano il reddito di cittadinanza
Pusher col reddito di cittadinanza, 19 arresti a Lamezia
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