Non accenna a spegnersi la polemica nata tra la dirigenza e i docenti della scuola elementare “Plastina-Pizzuti” di Cosenza e il sindaco Franz Caruso. Tutto è partito dalla decisione di riaprire al traffico veicolare il tratto di via Misasi (ex via Roma) che era stato chiuso dalla precedente amministrazione comunale per creare piazza Stefano Rodotà, proprio tra le scuole elementari e medie che insistono sull’area. Ne era nata la deviazione del traffico su altre arterie cittadine. Già in campagna elettorale Caruso aveva annunciato l’intenzione di smantellare la piazza.
Recintata l’area, è partita la protesta di genitori, alunni e docenti. E, insieme ad alcuni disegni e appelli dei piccoli studenti, sono però comparse anche delle scritte offensive verso il sindaco. Che ha ufficialmente chiesto la rimozione del preside della scuola elementare, Massimo Ciglio, a suo dire reo di aver sobillato la protesta. Adesso, però, a fianco del preside scendono anche i docenti. “Cosenza è l’unica città d’Europa dove viene cancellata una piazza divenuta luogo sicuro per i bambini in attesa di entrare nella propria scuola e all’uscita delle lezioni”, scrivono gli insegnanti. Che parlano di “un punto di ritrovo per tutti quelli che amavano stare lontani dal traffico, per tutti quei genitori che in attesa del suono della campanella lasciavano giocare in sicurezza i loro figli”.
Difesa a spada tratta anche per Massimo Ciglio, “un Dirigente che combatte contro le ingiustizie, lo ha sempre fatto”, scrivono i docenti. Che lamentano anche la scarsa manutenzione di tutta l’area. E concludono scrivendo che dovrà essere chiesta anche la rimozione “di tutto il personale docente e Ata perché noi siamo così… uniti e dalla parte dei più deboli”. Lo stesso apprezzamento per il preside è arrivato anche dai genitori degli alunni che frequentano la scuola e che ritengono “inappropriate e prive di alcun fondamento le accuse mosse nei suoi confronti”.