Reggio, nuova intitolazione per ‘Istituto Comprensivo Gebbione. Si chiamerà ” Alvaro- Giudice Scopelliti”

Rosalba Baldino

L’Istituto comprensivo “Alvaro-Gebbione” di Reggio Calabria, da stamattina è diventato Istituto “Alvaro-Giudice Scopelliti”. La nuova intitolazione è avvenuta nell’ambito della prima giornata della “Settimana dell’identità, del benessere, della bellezza e della cultura”, promossa dalla dirigente scolastica Adriana Labate.

“Una scuola che vuole essere presidio di legalità, vissuta, oltre che condivisa formalmente” ha affermato Labate che ha definito “ormai superato il richiamo al vecchio quartiere di Gebbione, area Sud della città, legato ad una tradizione agricola che non c’è più e che è diventato una estesa area a vocazione commerciale e residenziale integrata con il centro città. Alla cerimonia, oltre a Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato di Cassazione assassinato dalla mafia, il 9 agosto 1991, erano presenti, il magistrato Enzo Macrì, per anni alla Direzione nazionale antimafia, l’assessore all’istruzione del Comune Lucia Anita Nucera, Sandro Vitale e mons. Antonio Denisi, decano del Capitolo Metropolitano.
“La cerimonia di oggi – ha detto ancora Labate – è il coronamento di un profondo rinnovamento dell’Istituto, sia dal punto di vista sostanziale che formale”. Il magistrato Macrì che ha detto di conservare “un ottimo ricordo di Antonino Scopelliti”, ha aggiunto che quello è forse uno dei pochi delitti di mafia rimasti impuniti. “Ci sono stati dei tentativi di processi – ha aggiunto – ma non sono mai andati a buon fine, come quello che ha visto sul banco degli imputati i due autori materiali dell’agguato, il cui processo si è concluso con il non luogo a procedere per insufficienza di prove”. “Scopelliti – ha poi sostenuto mons. Denisi – ha interpretato la legalità, il desiderio, l’aspirazione alla legalità di tutti i calabresi.
Assieme a Corrado Alvaro, due simboli della Calabria rispettosa della legge e della libertà”. Rosanna Scopelliti ha parlato di una cerimonia come momento sicuramente importante di emozione, come figlia e come presidente della Fondazione dedicata al padre, aggiungendo che la scuola “rappresenta non solo il presidio dove i giovani si possono formare, imparare, ma anche scegliere da che parte stare, decidere di scegliere cosa essere da grandi”.

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