Riace: disposta la riapertura dell’istruttoria del processo a Mimmo Lucano

Redazione

La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha disposto, con il parere favorevole dell’accusa, la riapertura dell’istruttoria dibattimentale del processo “Xenia” a carico dell’ex sindaco di Riace Domenico Lucano, 64 anni, condannato in primo grado a tredici anni e due mesi di reclusione  dai giudici del Tribunale di Locri per una serie di ipotesi di reato che avrebbe commesso durante la gestione dei migranti ospitati nelle strutture del piccolo centro della Locride.

Domenico “Mimmo” Lucano, arrestato nell’ottobre del 2018, era stato giudicato per associazione per delinquere, abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento personale.

Il Collegio, con il parere favorevole dei sostituti procuratori generali, ha anche ammesso agli atti del processo una perizia fonica redatta dal consulente della difesa Antonio Milicia, argomento su cui i legali dell’ex sindaco di Riace hanno posto grande rilevanza sin dalle fasi preliminari del dibattimento, contestando l’originaria trascrizione della Guardia di Finanza.

Il dibattimento riprenderà il prossimo 26 ottobre, data in cui è calendarizzata la requisitoria dei rappresentanti della pubblica accusa. Lucano, negli anni in cui fu sindaco della cittadina calabrese, fu considerato fautore di un modello d’accoglienza e integrazione dei migranti preso in considerazione anche all’estero, tanto da essere indicato dalla rivista “Fortune” fra gli uomini più influenti del pianeta.

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