Con una lettera inviata al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, i dipendenti della clinica oculistica “Santa Lucia” di Cosenza annunciano lo stato di agitazione. “Lavoriamo da anni in questa struttura e possiamo testimoniare come operi in totale trasparenza non solo nel rispetto dei pazienti ma anche dei diritti dei lavoratori, sotto tutti i profili. Da febbraio 2020 – scrivono i lavoratori – aspettiamo che la Regione Calabria si determini, come è suo dovere, sul rinnovo dell’accreditamento che compete alla S. Lucia, o, nelle more, sulla proroga di quello di cui è titolare sin dal 1995”.
“La S. Lucia ha superato tutte le verifiche ed i controlli e le ispezioni in ordine al possesso ed alla permanenza dei requisiti”, scrivono ancora i lavoratori, che sottolineano che la Regione “avrebbe dovuto completare l’iter e definirlo con un provvedimento di accreditamento entro il 31.3.2020”. “Ciò non è avvenuto ma quello che è incredibile, ingiusto ed inaccettabile è che, a causa di questa omissione regionale da quel momento l’attività della Casa di cura è stata sospesa per la mancanza dell’accreditamento”, si legge nella lettera.
“Una situazione precaria incredibile che dura da due anni e ci ha messo in stato di ansietà per il nostro futuro, – scrivono i lavoratori – oltre a costringere migliaia di pazienti calabresi, che costantemente si rivolgevano alla S. Lucia, ad andare a curarsi fuori regione”. “Noi non ce la facciamo più – conclude la missiva – siamo pronti a forme di protesta estrema, ma confidiamo che un Suo intervento diretto ci metta in condizioni di credere ancora che le Istituzioni sono vicine ai cittadini per bene”.