“Tre ambulanze sono in arrivo e altre arriveranno a breve, grazie ad una donazione che abbiamo avuto dalla Banca d’Italia”. Lo rivela Martino Rizzo, direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, intervistato nel nostro telegiornale sulle gravi carenze del 118. Infatti in tutta la provincia si registra la mancanza di medici nel settore emergenza-urgenza (sono 120 sui 150 previsti in organico), ma mancano anche infermieri, autisti per le ambulanze e anche le stesse ambulanze: alcune delle 21 in servizio attivo (più alcune di associazioni di volontariato) hanno più di 300.000 km.
Inoltre, almeno una sessantina dei medici in attività sono in partenza per altri territori, visto che hanno vinto dei concorsi svolti altrove. “E’ un problema di stipendi e di carriera, perché i medici del servizio di emergenza-urgenza hanno una convenzione con le aziende sanitarie, – spiega Rizzo – e invece si fanno concorsi per dirigenti, che vengono assunti e hanno poi una serie di garanzie contrattuali che non ha il medico convenzionato”. Inoltre, delle ambulanze disponibili solo 18 sono quelle medicalizzate. “Stiamo anche cercando di implementare il numero di infermieri, così, grazie al sistema di telemedicina di cui sono dotate alcune ambulanze, sarebbe garantito almeno un primo intervento”, ha concluso Rizzo.