Sequestrati oltre 14.000 articoli contraffatti a Lamezia Terme

Redazione

I finanzieri della Compagnia Pronto Impiego di Lamezia Terme hanno passato al setaccio, negli ultimi mesi, oltre 70 attività commerciali per verificare la regolare detenzione e vendita di prodotti recanti marchi registrati e il rispetto della normativa in materia di Codice del Consumo.

Sono stati effettuati sequestri di giocattoli e accessori vari palesemente contraffatti nei confronti di alcuni commercianti al dettaglio. Successivamente, attraverso un’approfondita attività info-investigativa, è stata ricostruita la filiera del “falso” e sono stati individuati i distributori all’ingrosso.

Al termine dei controlli, sono stati sequestrati 13.036 articoli riportanti marchi contraffatti ottimamente riprodotti, prevalentemente giocattoli recanti famosi brand di note serie televisive di successo, tra le quali “Squid Game”, nonché accessori di ultima creazione di personaggi Disney e Marvel, e 1.606 articoli di vario genere, tra cui materiale elettrico ed informatico, privi delle certificazioni minime di sicurezza ed indicazioni per il consumatore.

I giocattoli, oltre a recare marchi falsi, erano privi sia delle informazioni sulle caratteristiche, dimensioni e componentistica delle parti presenti, che delle indicazioni relative alla fascia di età. Gli accessori elettrici ed informatici non erano neanche corredati delle specifiche avvertenze per l’utilizzo e recavano il marchio “CE” falso, traendo in inganno il consumatore finale in merito alle caratteristiche di affidabilità e sicurezza dei prodotti.

Infine, grazie alla collaborazione dell’“INSTITUTE ON MEMBRANE TECHNOLOGY” (Consiglio Nazionale delle Ricerche-ITM) di Cosenza, che esegue specifici test di filtrazione, sono state sequestrate 3.665 “mascherine” FFP2 per bambini non conformi ai parametri fissati dalle vigenti normative europee che disciplinano lo specifico settore.

La vendita al dettaglio degli articoli sequestrati avrebbe fruttato proventi illeciti per oltre 70.000 euro. Complessivamente sono 15 le persone denunciate a piede libero per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e 2 i soggetti segnalati alla Camera di Commercio per l’adozione dei provvedimenti di competenza per i distributori, i quali rischiano una sanzione amministrativa fino a 25.000 euro.

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