Serie BKT, è tornato il Cosenza!

Gianluca Pasqua

C’era un solo modo di girare pagina per il Cosenza, dopo cinque sconfitte consecutive, alcune vere e proprie batoste, il cambio di allenatore e i piccoli passi in avanti mostrati nella trasferta di Pisa. L’unica via d’uscita era il successo contro il Palermo, ed è arrivato, non in modo casuale,  sudato, meritato, sofferto forse più del dovuto per quanto si è visto in campo perché la sorte e il Var non hanno giocato a favore dei Lupi…

Il Cosenza di William Viali riconquista il Marulla, semivuoto ma caldo, pronto ad esplodere per un gol che già nei primi minuti sembrava nell’aria con i rossoblù riversati nell’area siciliana e pericolosi con le incursioni di Giacomo Calò rispolverato dal primo minuto e Aldo Florenzi al rientro, e che rientro, dopo il lungo infortunio.

E invece i tifosi di casa hanno dovuto ingoiare il rospo, un fulmine a ciel sereno il gol di Brunori, che avrebbe tagliato le gambe al Cosenza di qualche tempo fa, ma oggi lo ha reso ancora più grintoso tanto che alla prima occasione, un bel traversone di Rispoli, proprio Florenzi si è inventato la girata vincente per l’immediato pareggio. Prima della fine del tempo, una giocata preziosa degna dell’autore.

Nella ripresa il sorpasso, con Rigione  bravo a intercettare una conclusione di Voca e a trasformarla nel 2-1. Un colpo che poteva essere letale, stavolta per il Palermo, ma l copione della gara di oggi prevedeva altre emozioni e altri colpi di scena, come il nuovo pareggio, subito dopo la palla al centro, ancora con Brunori, questa volta di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

E a proposito di colpi di scena che dire del nuovo scatto in avanti dei padroni di casa?  la giocata di Pietro Martino e l’assist di Cristian D’urso per il ritorno al gol del Bati Larrivey. Tutto molto bello, compresa l’esultanza rabbiosa, ma neanche stavolta decisivo.

Assente per quasi tutta la gara, anche in occasione di un ceffone rifilato a Florenzi con relativo occhio nero, anche il Var ha voluto dire la sua scovando un tocco di mano che neanche un microscopio tra i più evoluti avrebbe visto.  Dal dischetto ecco Brunori, con la possibilità di diventare l’eroe di giornata o lasciare lo scettro a Leonardo Marson… Chiamatelo destino o come volete,  la Dea stavolta si è bendata di rossoblù…

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