Stige, più di 600 anni di carcere dal rito abbreviato

Gianluca Pasqua

Pene dagli otto mesi ai 20 anni per i 66 imputati nel processo con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta che nel gennaio 2018 ha portato all’operazione “Stige”, contro il “locale” di ‘ndrangheta di Cirò. Complessivamente più di 600 anni di carcere, condanne inflitte dal gup distrettuale di Catanzaro Giacinta Santaniello. 37 le assoluzioni. La richiesta globale del Pm Antimafia Domenico Guarascio era di 1162 anni di carcere per 104 imputati.
I reati sono associazione mafiosa,estorsioni, autoriciclaggio, porto e detenzione illegale di armi e munizioni, intestazione fittizia di beni, procurata inosservanza di pena e illecita concorrenza con minaccia aggravata dal metodo mafioso. Ha retto l’impianto accusatorio contro i vertici di una cosca importante in Calabria e presente anche nel Nord Italia e in Germania. Ma anche nei confronti di alcuni politici ed ex amministratori accusati di collusione col clan.
Mentre sono stati assolti diversi imprenditori ed è caduta l’ipotesi di pervasività della cosca nel tessuto economico.

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