Tartaruga aveva ingerito plastica, salvata e liberata in mare

Isabella Roccamo

Un esemplare adulto di tartaruga “caretta caretta” , salvato dal reparto aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo lo scorso mese di giugno, è stato liberato in mare dopo le cure. Un mese e mezzo fa l’equipaggio di un’unità guardacoste stava effettuando una perlustrazione delle acque del golfo di Gioia Tauro, quando uno dei finanzieri ha scorto in mare una tartaruga di notevoli dimensioni, che si muoveva debolmente fra le onde. I militari hanno capito che l’animale era in difficoltà, così l’hanno recuperato e affidato al centro di recupero di Montepaone. La tartaruga, lunga oltre un metro e dal peso di 54 chili, aveva una grave subocclusione gastrica,provocata dall’ingestione di numerosi frammenti di plastica. Ecco quello che aveva nel suo stomaco. Nel centro, Golia, così è stato chiamato per la sua dimensione, è stato sottoposto a un attento trattamento terapeutico da parte del veterinario e degli operatori del centro e in poco più di un mese e mezzo ha recuperato la piena vitalità e la capacità di essere restituito al proprio ambiente naturale. E così la tartaruga, è stata caricata a bordo della stessa unità navale che lo scorso mese di giugno l’aveva salvata, quindi è stata riportata e liberata in acque prossime a quelle dove era stato effettuato il salvataggio .Una storia a lieto fine quella di Golia, grazie ai finanzieri, ai veterinari e agli operatori del centro che si sono presi cura dell’esemplare di caretta caretta, ma la plastica che invade i nostri mari continua, purtroppo, a causare la morte di numerose creature marine

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