I Carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Catanzaro e del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro hanno eseguito 11 ordinanze di misure cautelare personali e un decreto di sequestro di somme e beni per equivalente per oltre 600.000 euro.
I provvedimenti restrittivi (7 arresti domiciliari, un obbligo di firma e 3 interdizioni temporanee dal pubblico ufficio) riguardano indagati per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche, per delitti di falso e di accesso abusivo ai sistemi informatici della Regione Calabria.
Il decreto di sequestro è stato adottato nei confronti di una società di Cirò Marina, attiva nella distribuzione di carburanti. L’ipotesi è che i membri di un’organizzazione operante nella provincia di Crotone, con la complicità di 3 funzionari regionali, attestando con false dichiarazioni il possesso dei previsti requisiti di legge, abbiano ottenuto indebite percezioni di carburante agricolo a prezzo agevolato, gravato da accisa ridotta, che è stato successivamente immesso sul mercato nero a prezzo chiaramente concorrenziale (circa la metà del prezzo standard), per scopi diversi dall’utilizzo in agricoltura.
Addirittura, anche l’area dell’aeroporto Sant’Anna di Crotone e la spiaggia di Isola Capo Rizzuto sarebbero stati dichiarati terreni agricoli per perpetrare la truffa, così come i terreni di ignari privati e anche aree del demanio.