Ucciso e bruciato, Gip archivia 2 accuse concorso in omicidio

Anna Franchino

Il Gip di Vibo Valentia, Marina Russo, ha disposto l’archiviazione per Francesco e Sonia Perfidio, padre e figlia, accusati di concorso in omicidio con Ezio Perfidio, rispettivamente figlio dell’uno e fratello dell’altra, nell’ambito dell’uccisione di Stefano Piperno, avvenuta il 19 giugno 2018. Il corpo di Piperno venne trovato nell’auto carbonizzata nelle campagne di Comerconi a Nicotera. Francesco e Sonia Perfidio sono stati difesi dall’avvocato Francesco Sabatino che, dinanzi al Gip, ha sostenuto l’insussistenza di elementi indiziari a loro così come accertato in precedenza dal Tribunale del Riesame di Catanzaro. In particolare, il legale ha rilevato che le opposizioni proposte dai prossimi congiunti di Piperno (assistiti dagli avvocati Irene Calogero, Nicodemo Gentile, Antonio Cozza) rappresentassero una mera rilettura dell’attività di indagine in assenza di elementi nuovi idonei ad esercitare l’azione penale. Il provvedimento arriva quando si attende l’udienza in Cassazione fissata per il 16 maggio prossimo dinanzi alla Prima Sezione per valutare la posizione di Ezio Perfidio, imputato per omicidio, e del padre Francesco Perfidio, per stupefacenti e distruzione di cadavere. I due sono stati condannati dalla corte di Assise d’Appello alle pene rispettive di 30 e 6 anni di reclusione.

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