I Carabinieri hanno eseguito tre misure cautelari nei confronti di indagati per concorso in violenza sessuale in danno anche di due minori. Sono stati i militari di San Giovanni in Fiore ad avviare l’indagine, nel novembre scorso, avendo avuto il fondato motivo di ritenere che un 46enne potesse abusare sessualmente di due ragazze minori, di 15 e 17 anni, e una appena maggiorenne, 19enne, due delle quali disabili, all’interno della loro abitazione. Gli approfondimenti svolti non solo hanno riscontrato l’ipotesi, ma hanno permesso di accertare altri abusi sessuali, commessi dallo stesso indagato, a danno di un’altra sorella, disabile, di poco maggiorenne.
Responsabili sarebbero anche i loro genitori, un 46enne ed una 48enne, che avrebbero agevolato la commissione degli abusi sessuali con l’accesso alla loro abitazione e l’utilizzo di una camera da letto. E’ anche emerso che l’indagato fosse solito lasciare pochi euro all’interno dell’abitazione, dopo aver compiuto gli abusi sessuali.
Sarebbe stato l’ambiente scolastico a far emergere la storia, a causa di alcuni comportamenti delle giovani non sfuggiti ai loro insegnanti. I Carabinieri stanno accertando da quanto tempo gli abusi andavano avanti, all’interno di un contesto sociale di grave disagio e degrado.
Il GIP presso del Tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti del 46enne, presunto autore dei vari abusi sessuali, l’arresto domiciliare nei confronti della madre delle tre ragazze, persone offese, e la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti del padre. Per i genitori, il GIP ha anche disposto la sospensione della potestà genitoriale nei confronti delle due figlie minori.
