Donna morta in Pronto Soccorso, i chiarimenti della direzione

Gianluca Pasqua


Ivana Curcio aveva 57 anni sabato mattina è arrivata in pronto soccorso a Cosenza dopo le 9 e 30 accusando dolori addominali.Poco meno di dieci ore dopo il decesso e la disperazione dei parenti, una reazione comprensibile visto l’evento luttuoso che però si è trasformata ben presto in rabbia. I familiari della donna non ritenendo celere e appropriata l’assistenza offerta alla propria congiunta hanno deciso di sporgere denuncia chiedendo l’accertamento di eventuali responsabilità per il decesso.
La prassi prevede che venga sequestrata la cartella clinica e che la salma venga sottoposta ad autopsia, intanto la polizia giudiziaria ha identificato il personale in servizio. La direzione sanitaria dell’Annunziata chiarisce la propria posizione stilando la cronistoria della presa in carico e degli interventi effettuati sulla paziente, fino al drammatico esito e specificando che si trattava di una domma con “gravi esiti di patologia neoplastica operata nel mese di febbraio e attualmente in trattamento chemioterapico”.
Nessun ritardo o omissione dunque secondo la direzione sanitaria. Adesso toccherà alla Procura di Cosenza esaminare la cartella clinica e i documenti relativi agli esami effettuati sulla donna per verificare se ci sia stata imperizia o negligenza.

I familiari di Ivana Curcio attendono le risposte così come i dirigenti dell’Annunziata che, nonostante gli sforzi effettuati, vedono l’immagine del nosocomio scalfita dai casi come questo.

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