Due arresti per un “cavallo di ritorno” non riuscito

Gianluca Pasqua


La tecnica è sempre la stessa, cambiano autori, vittime e location. Già due anni fa a Catanzaro un’altra operazione aveva svelato un numero impressionante di episodi di cavallo di ritorno, il furto di auto finalizzato ad estorcere una somma di denaro in cambio della restituzione del mezzo. Stavolta i due soggetti che avevano architettato il classico colpo si sono imbattuti in una persona risoluta che non ha ceduto al ricatto nonostante le insistenze, ha ritrovato l’auto e denunciato l’accaduto ai Carabinieri della stazione di Santa Maria che hanno arrestato due persone di etnia rom. La scena si è svolta nel parcheggio di un supermercato, la vittima ha parcheggiato l’auto nuova di zecca e all’uscita non l’ha trovata più, è stato avvicinato dai due che si sono offerti di mediare con i presunti autori del furto, due tossici a loro dire, chiedendo 400 euro per portare a termine l’operazione di recupero dell’auto. L’uomo non ha accettato nonostante una lunga trattativa sorprendendo i due abituati a chiudere l’affare in pochi minuti, e rimasto solo si è messo a cercare il mezzo ritrovandolo nei pressi del parcheggio leggermente danneggiato. Le indagini scattate dopo la denuncia hanno portato i carabinieri anche attraverso l’analisi delle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza della zona, ad identificare quali autori del furto e della successiva tentata estorsione Veneziano Cosimo e Passalacqua Giovanni, rispettivamente 58enne e 27enne, entrambi pregiudicati. Per i due è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere.

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