Happy hour con coca e marijuana, quattro arresti

L’happy hour più che una piacevole abitudine era un vizio per gli avventori di due locali che invece di prendere un aperitivo ricevevano dai propri spacciatori dosi di marijuana o cocaina preparata appositamente per loro. L’appuntamento si fissava telefonicamente facendo riferimento ad un normale incontro per bere qualcosa, ma poi tra i tavoli dei bar avveniva la cessione della sostanza stupefacente. Le piazze di spaccio scoperte dai carabinieri erano due ed erano diventate punti di riferimento nel comune costiero di Nocera Terinese. Tra febbraio e maggio 2019, infatti, i militari della Compagnia di Lamezia, hanno documentato mediante complesse indagini, la loro esistenza e il modus operandi. Due i gruppi di persone dediti allo spaccio che, senza rivalità, si erano divisi la clientela proveniente da tutto il litorale. Oggi all’alba i carabinieri di Lamezia supportati da personale del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare (agli arresti domiciliari) emessa dal GIP del Tribunale di Lamezia nei confronti di 4 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di spaccio in concorso di stupefacenti. Si tratta di F.V. 51 anni, N.F.O. 28 anni, F.M. 35 anni e P.M. di 22.
Le attività tecniche ed i servizi di appostamento hanno permesso di documentare gli appuntamenti nel corso dei quali si discuteva dello stupefacente, del suo prezzo e delle dosi da confezionare. Decine, i riscontri in seguito ai controlli eseguiti sugli acquirenti, con il rinvenimento e sequestro dello stupefacente, che hanno evidenziato la presenza di condotte organizzate e tutt’altro che occasionali. Inoltre, a nulla è valso l’arresto, in flagranza di reato, di uno degli indagati che scarcerato avrebbe ripreso la sua attività delinquenziale.
Le cessioni avvenivano nelle attività commerciali, in modo tale da sviare l’attività di contrasto e confondere il via vai degli acquirenti con quello della normale clientela. Uno dei due titolari degli esercizi in questione è poi risultato essere pienamente coinvolto nell’attività di spaccio.