Una protesta che non può passare inosservata e a qualcuno, uscendo da Palazzo Campanella, sarà preso un colpo trovando schierati davanti all’edificio che ospita il Consiglio regionale decine di carri funebri, alcuni con all’interno la bara e i manifesti.
La trovata, a dire la verità già sperimentata in altre regioni in passato, è stata realizzata dagli aderenti al comitato spontaneo onoranze funebri italiane, per lamentare la mancata approvazione della legge di riordino del settore dopo l’abrogazione della legge 22/18 impugnata in alcune parti dalla corte costituzionale. Il nuovo testo che ha modificato le parti contestate dalla consulta, dopo l’approvazione nelle commissioni sanità e bilancio del consiglio regionale, non è stato ancora approvato dall’assemblea, nonostante sia stato inserito più volte tra i punti all’ordine del giorno. Secondo gli esponenti del comitato ci sarebbe un certo ostruzionismo da parte di alcuni politici, che per motivi non chiari ostacolerebbero l’approvazione della legge. Gli impresari delle agenzia di onoranze funebri calabresi chiedono che una veloce soluzione della vicenda minacciando di bloccare la città con centinaia di carri se ciò non dovesse avvenire. Gli operatori chiedono che sia regolamentato al meglio il settore citando il caso di Crotone dove con 70mila abitanti dovrebbero esserci 4 o 5 ditte in servizio e ce ne sono invece 14. C’è poi la questione delle ceneri e dell’individuazione dei siti dove spargerle, insomma una serie di argomenti molto delicati da affrontare.
Il corteo… funebre davanti a Palazzo Campanella
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