La direzione provinciale del Pd cosentino batte i pugni sul tavolo, nel mirino c’è il commissario Graziano che, dopo aver preso atto dell’indisponibilità del M5S alla proposta di alleanza adesso immagina una coalizione ampia con il coinvolgimento delle forze ambientaliste e laiche. Un progetto da costruire che il coordinatore Luigi Guglielmelli boccia così: “ben vengano, anche se il Pd è già il partito più ambientalista che ci sia. Ma vorrei sapere dove sono”. L’aria è frizzantina, i molti interventi hanno ripetuto lo stesso mantra: “non accettiamo imposizioni, vogliamo autonomia e siamo disponibili al dialogo. Sullo sfondo la figura del Presidente uscente Mario Oliverio che difendono a spada tratta perché come dice Enza Bruno Bossio: “ha fatto tanto per la Calabria, si deve partire da lui e se ci sono obiezioni condividere alternative”. A giudicare dal clima che si respira nella sala sarà difficile trovare un’intesa anche se la necessità di aprire un dialogo è la frase più gettonata. Se così non dovesse essere per Aieta il futuro è già scritto: “andremo incontro ad una disfatta”.
Il Pd cosentino: basta imposizioni
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