Migranti protestano a Gioia e Reggio Calabria

Gianluca Pasqua

E’ durato fino alle 11 il blocco del gate portuale di Gioia Tauro. Un gruppo di migranti che vive nella tendopoli di San Ferdinando ha protestato davanti ai cancelli dello scalo, chiedendo documenti per poter lavorare nei campi della Piana.
I migranti hanno impedito l’accesso e l’uscita dei dipendenti nei cambi turno e distribuito un volantino con le loro rivendicazioni. Momenti di tensione, nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, quando un’auto ha cercato di uscire dal porto investendo uno dei migranti che ha dovuto fare ricorso alle cure del 118.
“Le istituzioni – dicono i migranti – ci negano il permesso di soggiorno, costringendoci a dormire in tende o container e a lavorare per pochi euro l’ora senza contratto. Abbiamo deciso di scendere in strada e fare in modo di far capire che i nostri desideri non si possano più ignorare. Ci scusiamo per il disagio, ma non abbiamo altra scelta”. Sul posto oltre a personale della Port security, anche polizia, carabinieri e finanzieri che hanno mediato con i manifestanti. Anche a Reggio si sono registrati momenti di tensione, la protesta è stata inscenata sul lungomare e davanti alla Prefettura ed è terminata alle 14 circa.

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