Durante il sit in davanti alla Cittadella regionale un uomo si avvicina al microfono ed inizia ad urlare raccontando la propria storia, quella di una persona matura in attesa di conoscere il proprio futuro lavorativo, appeso al destino comune dei tanti tirocunanti.
Come dare torto ad un uomo che a sessant’anni deve lottare per ottenere un tirocinio, ossia un qualcosa che per definizione inizia ad una professione o un mestiere.E’ uno dei tanti paradossi del mondo del lavoro, anzi del non lavoro che in Calabria vede migliaia di persone sospese tra la necessità di avere uno stipendio mensile o qualcosa di simile e la volontà di fare qualcosa di utile per se stessi e per la collettività… Nella categoria dei tirocinanti, circa 4500 in regione, ci sono anche quelli che prestano servizio negli enti locali. 300 di loro hanno manifestato davanti alla regione a Catanzaro per sollecitare il rinnovo del loro percorso di perfezionamento formativo
i tirocinanti chiedono l’equiparazione della loro posizione a quella di chi ricopre lo stesso ruolo negli ambiti della Giustizia, del Miur e del Mibact, per i quali è stato previsto un diverso percorso. Alla protesta alla Regione ha partecipato anche un gruppo di ex percettori di indennità di mobilità in deroga, e una delegazione di sindaci e rappresentanti degli enti che utilizzano i tirocinanti nelle proprie strutture.
Tirocinanti enti locali, sit in a Catanzaro
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